Quarta Edizione - Omaggio a Federico Fellini
La versione restaurata di Amarcord, con l’aggiunta di 8 minuti di materiale inedito (dopo i titoli) montato da Giuseppe Tornatore. La nipote Francesca Fabbri Fellini che ha raccolto le ricette che sua mamma Maddalena preparava per lo “zio più famoso del mondo”. Una delle sue più grandi amiche: la Signora del cinema e del teatro italiano Milena Vukotic, da lui diretta in Toby Dammit, episodio di Tre passi nel delirio, da Edgar Allan Poe. Syusy Blady, attrice nell’ultimo lavoro del Maestro, che presenta La voce della Luna. Il film più “felliniano” di Maurizio Nichetti: Luna e l’altra. Il bellissimo documentario di due giovani registi (Daniele Ceccarini e Mario Molinari) sullo sceneggiatore Tonino Guerra. Il locale della Dolce vita di Salsomaggiore, arredato dal compianto artista Aldo Menoni, ispirandosi ai film più amati di Federico Fellini.
Cena di Gala
Gli chef Craviari, Ghilardotti e Bontempo interpretano i sapori felliniani
Ogni anno è uno degli eventi clou del Festival. La cena di gala di Mangiacinema 2017, dedicata a Fellini, sarà firmata da tre importanti chef: Edoardo Craviari di Golosìa e del Ristorante La Porchetta, Gianpaolo Ghilardotti (fondatore di Foodlab), Giuseppe Manolo Bontempo dell’Alberghiero “Magnaghi”. L’appuntamento, imperdibile, è quello di giovedì 28 settembre, alle 20.30, nella Sala Giardino delle Terme Baistrocchi, struttura elegante e accogliente che ha ospitato con grande successo gli show cooking di Mangiacinema 2016. I tre chef si esibiranno, nel corso della serata, in spettacolari show cooking. Come ospite d’onore, sarà presente Francesca Fabbri Fellini (nipote del Maestro e curatrice del volume A tavola con Fellini) insieme a diversi protagonisti del Festival.
Ghilardotti cucinerà l’antipasto “8 ½” con salmone Foodlab, Craviari il Piatto Mangiacinema 2017 “Amarcord” con cotto affumicato Branchi ed il secondo piatto “La dolce vita” preparato con olio Coppini, Bontempo il dolce “Le tentazioni del Dottor Antonio”, ossia la zuppa inglese come l’amava Fellini.